Bosnia ed Erzegovina - I Nostri Consigli

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Bosnia ed Erzegovina - I Nostri Consigli

DA LEGGERE: Se volete assaporare il dibattito laico sulla necessità di riconoscere una cultura e una tradizione bosniaca, leggete "Il libro degli addii" di Izet Sarajlić, uno dei maggiori poeti ed autori del paese. Anche "e "Diario di Guerra di Sarajevo" di Abdullah Sidran è un'ottima ricostruzione degli avvenimenti tragici e degli scontri etnici che hanno contributo a creare quella che oggi è la Bosnia-Erzegovina.

DA ASCOLTARE: La musica bosniaca ha origini ottomane, ed è caratterizzata dall'utilizzo di strumenti dai suoni struggenti e malinconici, come il tipico diple, simile alla nostra cornamusa, o la sargija. Il più famoso trio della Bosnia-Erzegovina è senza dubbio il Damir Imamovic Trio, gruppo musicale che attinge alla tradizione della musica bosniaca – la cosiddetta Savdah – per sperimentare suoni nuovi.

DA VEDERE: Sarajevo, la "ex Gerusalemme d'Europa", come viene soprannominata questa tormentata ma magnifica città: un luogo che racchiude, a dispetto delle violenze etniche del passato, quattro luoghi di culto di religioni diverse a pochi passi di distanza l'uno dall'altro, musei e cattedrali a fianco degli scheletri degli edifici distrutti dalla guerra. Da vedere anche le magnifiche città dalla nobile architettura come Tuzla e Mostar, celebre per il meraviglioso ponte, o i luoghi di fede di Medjugorje, e ancora le spiagge di Neum e Zenica, dove vi è la possibilità di fare numerosi sport.

DA MANGIARE: La cucina bosniaca è un mix di tradizioni culturali differenti. Tra i piatti principali vi sono il Bosanski Ionac, piatto d'arrosto e verdure, ed il Japrak, involtini di cavolo ripieni. A Mostar si mangia del buon pesce, provate la trota! Se siete alla ricerca di un fast-food, sappiate che in Bosnia-Erzegovina vi serviranno le piccole Cevaps, salcicce con cipolla dentro un panino caldo.